Wednesday, April 30, 2014

Delirium Tremens

"e gira e gira, non si ferma mai, è un vortice!".
Supino, inabile, fissava il soffitto esprimendosi nel suo deliquio.
"Non dovevi bere così tanto" disse Carl "Ti pare il caso di stare così?".
"non capisci, è l' ananas che vuole uccidermi! Sta crescendo le spine per uccidermi dal soffito. Guarda! È lì! Non lo vedi?" indicando qualcosa sul soffitto.
Carl volse lo sguardo al cielo, notando solo il dispositivo anti-incendio. "Guarda che quello è solo l' antifumo" Rispose. "Non c'è nessun ananas".
"Eppure l' ananas fa bene" Disse il nostro erore. "Se guardi bene le viamine noti che sembrano dei soldatini, ci proteggono!".
"Stai calmo e datti una ripigliata cazzo! Tra poco devi uscire".
"Per andare dove?" Rispose.
"Devi uscire con Danielle, porco il cazzo, è una settimana che ce la meni".
"Danielle! Danielle! riccioli di ciccolato, dove sei?".
"Deve arrivare tra poco idiota. Ma perché cazzo ti sei ridotto così?".
"Risponderò solo in presenza del mio Taco!". E cominciò a rotolare sul letto.
"Calmati, cristo". Suono di un campanello. "Ecco cazzo, è arrivata, cerca di ripigliarti".
Ma va tutto bene, mi alzai lucido come pochi ed andai ad aprirle la porta. Lei era bellissima, con un vestito turchese e gli occhi maliziosi. Capelli di una Dea che incorniciavano un volto rubato ad un dipinto.
Mi ripresi come mai accadde prima e la serata fu immemorabile. Uscimmo a cena e scherzammo per tutto il tempo, al punto che mi toccò la mano! Dopo aver offerto come da vero galantumo, andammo in un locale dove ballammo goffamente, almeno io, una musichetta da quattro soldi spesi male. Lei era un sogno, danzava come se non facesse altro da una vita, mentre io mi muovevo in maniera allarmante, fuori tempo e fuori posto, ma che importa? Lei era lì!
Dopodiché ci incamminammo verso casa e parlammo come se ci conoscessimo da una vita. Spesso il suo sorriso mi faceva dimenticare persino il mio nome! Quando arrivammo davanti a casa sua ci fu quel bacio magico e non ricordo null' altro.
Mi svegliai con un chiodo infilato nel cranio, o almeno così mi pareve dal dolore ficcante al cervello. Barcollai fuori dal letto e misi il piede in una pozza di vomito, facendo un rumore rivoltante. Andai in bagno ma ne scappai fuori di corsa, vedendo il mostro allo specchio. Dopo una magra colazione a base di tè e biscotti secchi, null' altro poteva sopportare il mio stomaco, mi diressi al computer per parlare con Carl, l' amicone.

Darg0R: oh zio, glie l'ho buttato!!!
Carl_Slinger: ?
Darg0R: no bhe, in realtà solo un bacio, però tra poco ci siamo
Carl_Slinger: sei ancora tutto fatto?
Darg0R: Mai stato meglio in vita mia
Carl_slinger: allora non ricordi?!?
Darg0R: wat?
Carl_Slinger: zio va che appena hai aperto la porta le hai buttato addosso tutto quello che avevi nello stomaco.... letteralmente

Cosa? Non era possibile. Io avevo passato una serata fantastica, lo ricordo!

Darg0R: cazzo dici? ma se siamo usciti
Carl_Slinger: nono, tu le hai vomitato addosso, lei è scappata e tu sei finito ubricao fradicio a delirare, ho dovuto faticare per non farti distruggere il bagno diommerda

Allora non era reale? avevo sognato tutto? Non può essere, non è reale! Tutto questo non è vero! io ho avuto una serata bellissima, voglio tornare in quel mondo, il mondo in cui l' ho baciata!
CRASH
È il suono di una finestra in frantumi, poi solo il fischio del vento nelle orecchie.
Va tutto bene, sono ancora quì con te. Quest realtà non mi appartiene, io sono con te, null' altro conta.

Poco altro si sa del nostro eroe, dopo che ne raccolsero i miseri resti in un  sacco nero, grumo di sangue, vessillo di vita.

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